La giustizia riparativa: un nuovo approccio alla giustizia penale

La giustizia riparativa è un approccio alla giustizia penale che si concentra sulla riparazione del danno causato dal reato, piuttosto che sulla punizione del colpevole. Questo approccio si basa sul presupposto che il reato non è solo un atto contro la vittima, ma anche contro la comunità. La giustizia riparativa mira a coinvolgere la vittima, il colpevole e la comunità nella ricerca di soluzioni che siano vantaggiose per tutti.

DIRITTO PENALE

Boris Zarcone

8/5/20231 min read

La giustizia riparativa, nota anche come giustizia rigenerativa, è un paradigma di giustizia nato dal bisogno di un processo diverso rispetto a quello tradizionale in cui la vittima assume un ruolo marginale e l'autore del reato è al centro dell'attenzione. La giustizia riparativa si concentra sulla partecipazione attiva della vittima, del colpevole e della stessa comunità civile. In sostanza, invece di delegare allo Stato, sono gli stessi attori del reato che si occupano di rimediare alle conseguenze del conflitto occupandosi della riparazione, della ricostruzione e della riconciliazione, con l'obiettivo non di punire, ma di rimuovere le conseguenze del reato attraverso un incontro tra le parti e con l'assistenza di un terzo mediatore imparziale.

Le prime teorie, originate dalla crisi del sistema penale, si sono diffuse in Nord America grazie a movimenti sperimentali che cercavano una soluzione alternativa alla pena carceraria. È difficile racchiudere la giustizia riparativa all'interno del perimetro di una definizione univoca. A livello comunitario, la Direttiva 2012/29/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio fornisce una definizione di giustizia riparativa come: "qualsiasi procedimento che permette alla vittima e all'autore del reato di partecipare attivamente, se vi acconsentono liberamente, alla risoluzione delle questioni risultanti dal reato con l'aiuto di un terzo imparziale".

L'obiettivo finale di questa pratica alternativa è quindi quello di guidare le parti, che vi hanno aderito volontariamente, verso la risoluzione del conflitto e alla ricerca congiunta di un'azione che funga da soluzione. Dalla riparazione della relazione "rotta" dall'illegittimità ne beneficiano sia il colpevole, che dimostra di essere più del solo autore della condotta lesiva, sia la vittima, che potrà far emergere le proprie emozioni e chiarire i propri bisogni e interessi. In Italia, in attuazione della Direttiva 29/2012, l'Italia ha adottato il Decreto Legislativo 112/2015 che integrava con specifiche disposizioni ma non dettava specifiche disposizioni sulla giustizia riparativa.